Con sentenza n. 6194 del 13 Ottobre 2020 il Consiglio di Stato sembra aprire ai portierati anche il lavoro notturno, sinora di esclusiva delle guardie giurate. L'Alto Consesso specifica che non sarebbe l'orario di svolgimento del servizio, bensì la tipologia di obiettivo (sensibile o con speciali esigenze di sicurezza) a rendere infatti necessario l'utilizzo di guardie giurate.
“Una sentenza che ignora l'orientamento - sinora pacifico - relativo all'interpretazione del punto 3.b.1 dell'allegato D del DM 269/2010, che statuisce l'esclusiva dell'utilizzo di vigilanza privata a mezzo guardie giurate per l'espletamento dei servizi notturni. Lavori che per la loro pericolosità intrinseca devono restare di esclusiva competenza delle guardie giurate, formate ed addestrate a difendere attivamente il bene ed a reagire correttamente in caso di difficoltà. La norma è chiara e nel mercato c'è spazio per tutti, ciascuno però nel rispetto delle proprie prerogative” - dichiara Anna Maria Domenici, Segretario Generale di UNIV Unione Nazionale Imprese di Vigilanza Privata, aderente a Federsicurezza/Confcommercio.