E’ stata pubblicata il 10 marzo scorso la nuova norma UNI 10891:2022 “Servizi – Istituti di Vigilanza Privata – Requisiti”, all'esito di un lavoro di revisione dell’edizione del 2000, allo scopo di adeguarla ai mutamenti degli ultimi vent’anni.
E’ del 2010, infatti, il Decreto 269 con cui il Ministero dell’Interno stabilisce che per operare sul mercato gli Istituti di Vigilanza Privata devono essere in possesso del certificato volto ad attestare la conformità dei loro servizi, impianti e professionisti alla norma UNI 10891.
La norma tecnica UNI 10891:2022 individua e specifica tutte le figure apicali e gli operatori chiamati a erogare i servizi di vigilanza privata, definiti anche in termini di qualità, a vantaggio dei clienti e più in generale del mercato.
La norma promuove inoltre l’impiego e il coinvolgimento nella pianificazione dei servizi di figure professionali altamente qualificate, come quella del Security Manager che affianca e supporta l’alta Direzione.
Molto importanti sono anche gli aspetti che rafforzano i requisiti dell’impresa e l’attenzione alla clientela, alla selezione e qualifica dei fornitori, agli approvvigionamenti, alla formazione, addestramento e aggiornamento del personale in linea con la vigente normativa.
La norma colma anche i vuoti emersi con l’applicazione della legislazione obbligatoria, poiché prevede anche i servizi ricompresi nella Classe Funzionale C, nonché i servizi di Classe Funzionali A regolamentati da leggi speciali quali, ad esempio, DM 85/99, DM 154/2009, DM 139/2019.
“Non potendo eliminare la norma, si è cercato di renderla più utile agli operatori, evitando di creare ulteriori oneri ai loro danni”, dichiara Marco Stratta, Segretario Generale ANIVP e membro del gruppo di lavoro UNI.