Nella seconda metà di aprile il Presidente Gabriele, con i consiglieri delegati per la sicurezza marittima e portuale di ConFederSicurezza e CoESS, Amm. Cristiano Aliperta e Giuseppe Vittoria, ha incontrato il Min. Plen. Luca Franchetti Pardo, Vice Direttore Generale e Direttore Centrale per la Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e il Cons. Amb. Daniele Bosio, Coordinatore Mare della Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del MAECI.
Nodo centrale del confronto, che ha abbracciato numerosi temi, è stata la questione relativa al mancato riconoscimento e alle limitazioni sofferte dalle imprese italiane di sicurezza all’estero. E’ il caso della Nigeria, ad esempio, come di altri Paesi che non consentono l’ingresso dell’Italia in determinate aree o di fatto la escludono da importanti commesse, con specifico riferimento all’ambito della sicurezza delle aziende italiane all’estero e dell’attività antipirateria a tutela delle navi di bandiera italiana operanti nell’area del Golfo di Guinea.
Da una ricognizione a livello europeo risulta inoltre una posizione di forte svantaggio e penalizzazione delle imprese italiane all’estero, dovuta non solo a fattori esterni, ma anche endogeni al mercato (ad es., eccessivo training). Basti pensare, ad esempio, che nel nostro Paese sono solo 4 le aziende che si occupano di antipirateria marittima.
A tal proposito, si ritiene necessaria un’azione ad ampio raggio, a partire dalla corretta rappresentazione dei servizi che le aziende di sicurezza italiane sono in grado di offrire al rafforzamento della sinergia con il MAECI, con l’auspicio che lo stesso possa poi sostenere la “causa” allo scopo di creare condizioni che consentano l’operatività delle stesse aziende anche nelle aree ad oggi interdette.
L’augurio di ConFederSicurezza, grata per l’attenzione ricevuta su tematiche che da sempre la vedono particolarmente attiva, è che, alla luce delle positive aperture manifestate durante l’incontro, la sinergia istituzionale tra Autorità e aziende di sicurezza private possa proseguire nel consolidamento avviato.