Per Gabriele la combinazione vincente tra tecnologie avanzate e risorse umane professionalizzate può offrire sicurezza a 360 gradi
Presentato ieri a Roma Il “1° Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa”, a cura di Verisure e Censis, con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero degli Interni e il supporto di ConFederSicurezza e Servizi e UNIV, conferma il trend già emerso a suo tempo nel Rapporto sulla filiera della sicurezza: calano i reati ma, insieme alle paure dei cittadini, cresce anche la richiesta della sicurezza, specialmente in casa.
Complice la pandemia e i conseguenti lockdown, il tempo trascorso tra le mura domestiche è aumentato, così come si sono ampliate esponenzialmente le connessioni e i dispositivi tecnologici. Il moltiplicarsi delle minacce percepite - si legge nel comunicato stampa di Verisure - e dei bisogni diversi di assistenza a cui rispondere, si accompagna a una individualizzazione della richiesta di sistemi di sicurezza, perché diverse fragilità sociali e condizioni abitative espongono a rischi diversi. Una necessità, quella di “sentirsi protetti”, che è diventata urgente proprio in questi anni.
Per Stefan Konrad, Managing Director Verisure Italia “le persone vogliono sentirsi sicure non solo quando escono di casa, quindi prevenendo i furti, ma anche quando sono all’interno. È importante poter garantire una sicurezza a tutto tondo”. “La sfida più importante è sviluppare tecnologie facili ed efficaci per tutti: per chi deve essere soccorso e per chi deve intervenire. Insomma, attivare un sistema d’allarme deve essere naturale e semplice, come accendere la luce”.
Per il Presidente di ConFederSicurezza e Servizi - prima organizzazione di rappresentanza del comparto a voler riconoscere Verisure come tassello fondamentale per una copertura al 100% delle necessità di sicurezza dei cittadini - Luigi Gabriele, intervenuto come relatore, “la complessità e la complementarità del mondo della sicurezza privata sono emerse nettamente negli ultimi anni complici non solo la pandemia e una digitalizzazione sempre più imperante, ma anche la endemica carenza di risorse che sconta lo Stato. Gli italiani credono nella sicurezza privata, specialmente nella combinazione vincente tra tecnologie avanzate e risorse umane professionalizzate per prevenire, gestire e intervenire fisicamente in situazioni di allarme. Il totem giuridico della guardia giurata che può difendere solo il bene e non la persona è ormai obsoleto, e richiede un abbattimento formale oltre che sostanziale”.
Di seguito il link alla registrazione della diretta dell’evento: https://www.youtube.com/watch?v=t2EokHAg_3w
In allegato il comunicato stampa di Verisure