Le associazioni datoriali concordi sul nuovo ambito di applicazione
Ripartono le trattative per il rinnovo del Ccnl della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Luigi Gabriele, Presidente di FederSicurezza, ha aperto i lavori illustrando una posizione finalmente condivisa da parte delle associazioni datoriali, a partire da un ambito di applicazione rinnovato e ampliato rispetto al passato: “La nostra idea di filiera - ha spiegato - va nella direzione di una coincidenza progressiva con la sfera applicativa del Dm 269 del 2010, comprendendo quindi anche gli addetti ai servizi di controllo nelle attività d’intrattenimento e spettacolo. Un discorso a parte, almeno per il momento, va fatto per il comparto dell’investigazione privata che, fatte salve alcune grandi realtà, è costituito da piccoli liberi professionisti che allo stato difficilmente potrebbero essere inquadrati nella contrattualistica tradizionale del settore”. Grosse riserve, invece, sono state espresse rispetto alla proposta di classificazione unica di parte sindacale, “sconsigliabile per le rischiose ripercussioni che potrebbero verificarsi a livello di vertenze”.
Quanto all’organizzazione del lavoro è stato ribadito come la regolamentazione offerta dal contratto attuale non sia evidentemente in grado di rispondere alle richieste delle committenze: per questo motivo appaiono indispensabili interventi volti tanto ad implementare la flessibilità quanto a riformulare in maniera più “coerente” con le esigenze di mercato istituti contrattuali quali la carenza di malattia.
In conclusione, Gabriele ha manifestato una posizione congiunta, da parte delle associazioni, di apertura ed elasticità - salvo poche eccezioni -, allo scopo di pervenire quanto prima alla definizione concreta di un nuovo testo contrattuale o, quanto meno, “di colmare le lacune di cui soffre palesemente l’attuale regolamentazione, quali la mancanza di una disciplina specifica in materia di apprendistato, o, ancor più importante, la totale carenza di relazioni industriali: un’inadeguatezza impensabile in un settore come il nostro, che, solo per fare un esempio recente, avrebbe certamente meritato una maggiore attenzione rispetto a tematiche quali il pensionamento anticipato per i lavori gravosi”.
Prossimo appuntamento a febbraio: vi terremo come sempre aggiornati.
A.G.