19 marzo 2018


 Vigilanza privata e RTI: FederSicurezza scrive all’Antitrust 

Una nota per chiarire le peculiarità del settore e il ricorso allo strumento Raggruppamento Temporaneo di Imprese 

A seguito del recente avvio, da parte dell’Antitrust, dell’istruttoria volta ad accertare se le modalità di partecipazione di alcune società di vigilanza privata a determinate gare di rilievo nazionale non fossero in realtà volte ad evitare il confronto competitivo in gara - in particolare tramite il Raggruppamento Temporaneo di Imprese -, e alla conseguente diffusione, a mezzo stampa, di notizie tendenti a colorire di tinte non proprio “brillanti” l’intera vicenda, FederSicurezza ha ritenuto di rivolgersi direttamente all’Autorità con una nota “esplicativa” delle peculiarità del settore della vigilanza privata in rapporto al ricorso agli istituti del RTI e dell’ATI

“Non pretendiamo certo di insegnare niente a nessuno - spiega il Presidente di FederSicurezza Luigi Gabriele -, ma non possiamo non far notare come, nel gran discettare di tutti su tutto, e specialmente in tema di sicurezza, appaia sempre più evidente, anche ai livelli più alti, la tendenza a “lanciarsi” in speculazioni su materie non sempre, e non del tutto, correttamente “padroneggiate”...

Da parte nostra - aggiunge Gabriele -, come strumento di rappresentanza datoriale del comparto, siamo più che disponibili a mettere in comune la nostra esperienza, soffertamente acquisita sul campo, e la nostra, presuntuosamente comprovata, competenza tecnica...”

In allegato la nota inviata da FederSicurezza all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato