03 maggio 2018


 Sciopero vigilanza privata: precisazioni urgenti della Commissione di Garanzia 

L’attività di vigilanza privata è un servizio pubblico essenziale, e lo sciopero richiede la predisposizione di accordi aziendali o regolamenti di servizio sulle prestazioni indispensabili

Con riferimento allo sciopero nazionale della vigilanza privata proclamato per la giornata di domani 4 maggio, a seguito di una serie di segnalazioni pervenute in merito alla “mancata garanzia delle prestazioni indispensabili con asseriti rischi di pesanti ricadute sull’organizzazione del servizio pubblico essenziale”, la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha precisato quanto segue:

  • l’attività di vigilanza privata è un servizio pubblico essenziale, ai sensi e per gli effetti della legge 146/1990 e s.m.i., nella parte in cui è funzionale e/o strumentale ai diritti costituzionalmente tutelati alla vita, alla salute, alla libertà e sicurezza della persona, dell’ambiente e del patrimonio storico artistico;
     
  • ai sensi della Regolamentazione provvisoria per il settore della vigilanza, sicurezza e ordine pubblico, “nel corso dello sciopero devono essere assicurate tutte le prestazioni necessarie ad evitare un pericolo di danno grave alla sicurezza e alla salite delle persone e degli altri beni (...). Tali prestazioni sono definite mediante accordi aziendali e, nelle more di questi, con regolamenti di servizio (...). Gli accordi e i regolamenti in questione sono comunicati alla Commissione di garanzia. Nei casi in cui l’attività di vigilanza sia fornita ad amministrazioni o aziende erogatrici di servizi essenziali, tali soggetti, unitamente alle imprese di vigilanza, stipulano con le organizzazioni sindacali del personale di vigilanza accordi congiunti per la definizione di prestazioni indispensabili di tale personale”;
     
  • in assenza di accordi, pertanto, è onere delle aziende predisporre appositi regolamenti di servizio sulle prestazioni indispensabili;
     
  • la mancata predisposizioni dei regolamenti, comportando potenziali compromissioni dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, potrà formare oggetto di valutazione del comportamento delle aziende inadempienti da parte della Commissione.

FederSicurezza invita pertanto a prestare la massima attenzione alla comunicazione in oggetto, che si trasmette per intero in allegato, e a segnalare eventuali comportamenti “non conformi”, tenendo presente l’impegno espresso dalla Commissione, all’esito dei riscontri che perverranno, a valutare ex post il comportamento dei soggetti che saranno ritenuti responsabili di violazioni alle citate disposizioni.