05 luglio 2018


 Ccnl vigilanza privata e mercato del lavoro 

Ieri a Roma nuovo incontro delle Parti Sociali

Lo stadio di avanzamento dei lavori al tavolo del rinnovo contrattuale impone la necessità di rivisitare quanto previsto nel Ccnl alla luce delle modifiche normative intervenute nel tempo, a partire dalla disciplina dall’apprendistato - mai sviluppato in concreto -, passando per la rimodulazione di quanto previsto in tema di contratti a termine, a chiamata, intermittente, ecc.

Una necessità che si fa ancora più sentita all’indomani dell’approvazione del Decreto “dignità”, con riferimento al quale, tenendo comunque conto del testo che verrà pubblicato e dell'evoluzione in fase di conversione, l’avv. Paolo Baldazzi di Confcommercio ha ritenuto significativo rilevare come sui contratti a tempo determinato siano rimaste salde le deleghe alla contrattazione collettiva, tanto per le deroghe quanto, ad esempio, per la stagionalità: a tal proposito, sarebbe pertanto utile “sfruttare” al massimo il primo livello di contrattazione per le questioni “nodali”, lasciando poi spazio al secondo livello per eventuali deroghe e adattamenti alle realtà specifiche.

“Stiamo definendo un contratto che disciplina una pluralità di servizi - spiega Marco Stratta, segretario generale di Anivp, aderente a FederSicurezza -, non solo quelli tradizionali di vigilanza privata. Questi servizi possono avere esigenze differenti ma è necessario che il Ccnl fornisca una risposta adeguata per tutti in materia di mercato del lavoro. La materia è stata quasi dimenticata nell'ultimo contratto, e questo gap deve essere assolutamente recuperato. Inoltre oggi - aggiunge - le variabili legate ai vari servizi si sono moltiplicate: picchi legati al turismo o ad eventi specifici, peculiarità territoriali, differenti tipologie di utenze e appalti.
La disciplina del mercato del lavoro deve poter tener conto e rispondere a queste esigenze; non si può pertanto prescindere dal calibrare una più ampia percentuale di contratti a  termine su base annua così come è indispensabile disciplinare forme flessibili di lavoro per certe attività. Se il contratto vuole essere inclusivo e rivolgersi oltre al mercato tradizionale, la strada è solo questa.
E' inoltre fondamentale -
conclude Stratta - ridare vigore al contratto di apprendistato professionalizzante, perché anche questa è una opportunità normativa utile all'occupazione non recuperata formalmente dall'attuale testo del Ccnl ma compiutamente descritta nel Ccnl precedente”.

Prossimo appuntamento il 19 luglio: vi terremo come sempre aggiornati.

A.G.