19 febbraio 2024


 Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza, siglato accordo integrativo al CCNL: il commento del Presidente di ConFederSicurezza Gabriele 

Il 16 febbraio scorso, come noto, è stato sottoscritto, in maniera unitaria da Associazioni Datoriali e Organizzazioni Sindacali, l’accordo integrativo per il settore della Vigilanza Privata e dei Servizi di Sicurezza. L’accordo ha prolungato la vigenza del CCNL al 31 dicembre 2026, e ha apportato delle modifiche alle tabelle retributive concordate con l’accordo del 30 maggio 2023, riconoscendo complessivamente degli aumenti contrattuali pari a € 250,00 euro al 4° livello per le Guardie giurate ed Amministrativi (€ 110 + € 140 già previsti con l’accordo di maggio 2023), e € 350,00 per i Servizi di Sicurezza (€ 210 + €140 già previsti con l’accordo di maggio 2023).

Di seguito il commento del Presidente di ConFederSicurezza e Servizi, avv. Luigi Gabriele

Le associazioni datoriali di rappresentanza del comparto della sicurezza privata ANIVP, UNIV e ANI Sicurezza hanno commentato positivamente la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo integrativa dei parametri economici già definiti nel contratto siglato il 30 maggio scorso.

Rispetto a questo specifico punto è senza dubbio positivo aver raggiunto un risultato, sia di perequazione che di adeguamento e miglioramento delle retribuzioni delle due componenti del CCNL di comparto, quella dei servizi di sicurezza, ieri servizi fiduciari, e quella delle guardie giurate addette ai servizi tradizionali, ampliati recentemente dall’inserimento di nuove forme di attività corrispondenti alle mutate esigenze di mercato.

ConFederSicurezza e Servizi, anche nella sua qualità di articolazione di Confcommercio – Imprese per l’Italia per il comparto della sicurezza privata, non può non condividere, nelle linee generali, la bontà del risultato difficoltosamente raggiunto, auspicando che si vadano finalmente a spegnere i riflettori ormai da troppo tempo – anche artatamente – puntati sul settore.

Un settore le cui imprese sono state più volte tacciate di scarsa attenzione rispetto alla valenza sociale delle retribuzioni, e in cui i suddetti riflettori hanno determinato l’intervento a gamba tesa della magistratura penale, che ha inteso ravvisarvi il materializzarsi del reato di caporalato, arrivando a commissariare realtà note per qualità e dimensioni d’azienda e imponendo di fatto livelli retributivi, a dire del magistrato procedente, idonei a determinare la cessazione della fattispecie di reato identificata.

Non è certo questa la sede per entrare di nuovo nel merito della questione, da inquadrare come sempre nel più generale dibattito ancora in corso sul salario minimo – da non determinarsi, possibilmente, per via legislativa… –, mentre è certamente più opportuno richiamare l’attenzione in merito al problema del riconoscimento dei corpi intermedi (tanto associazioni di categoria quanto organizzazioni sindacali) come soggetti deputati a disciplinare aspetti normativi e retributivi dei rapporti di lavoro.

Quanto sopra con l’intento precipuo di affermare che la vera nota positiva del perfezionamento raggiunto rispetto all’accordo del 30 maggio, ad avviso del sottoscritto, consiste nella riappropriazione di ruolo che le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali di comparto hanno finalmente riconquistato.

Gli atti costituenti l’accordo potrebbero certamente non essere immuni da critiche attinenti la forma, accettabili con riserva nella misura in cui appaia chiaro che quello che sembra un lavoro portato a termine, almeno a giudizio di chi scrive, non può non rappresentare il punto di partenza di un processo auspicabilmente veloce e dinamico di riqualificazione globale contenutistica e formale dell’intero strumento contrattuale.

Un processo che, fin dal giorno successivo alla sottoscrizione definitiva dei testi (dopo che le OO.SS. concluderanno le assemblee di ratifica presso le proprie strutture), porti finalmente, in costanza di vigenza dell’attuale accordo, alla definizione di un CCNL nuovo e idoneo a disciplinare un comparto quotidianamente oggetto di innovazione e cambiamento.