Il punto del Prof. Andrea Venanzoni, Segretario generale di AssoCyber, sulla recente inchiesta sui dossieraggi della Procura di Milano e sul nuovo paradigma della cybersicurezza
L’estesa indagine della Procura di Milano che ha rivelato l’esistenza di un presunto sistema, consolidato e vasto a quanto si legge, di apprensione illecita di dati personali, appartenenti anche ad alte figure istituzionali, attraverso banche dati ministeriali, per fini di dossieraggio e per esercitare modalità altrettanto illecite di controllo conclude un anno, il 2024, che può essere definito a tutti gli effetti come l’anno di nascita di un nuovo paradigma della cybersecurity.
Gli scandali e le relative indagini della magistratura su ramificati meccanismi di dossieraggio, i conflitti mondiali, dall’Ucraina invasa dalla Russia al conflitto in Medio Oriente, sempre più contraddistinti da un elevato quoziente di digitalizzazione degli assalti, dimostrano sempre di più l’emersione di rischi sistemici connessi alla crescente e inesorabile digitalizzazione di servizi pubblici, dinamiche aziendali, mondo del lavoro e imprenditoriale.
La sicurezza, in ogni sua sfumatura e declinazione, si trasforma in un dispositivo complesso che richiede sempre crescenti oneri organizzativi, nuove risorse e figure professionali, meccanismi di compliance.
E soprattutto la capacità di districarsi nella torrenziale produzione legislativa che sta contraddistinguendo la sicurezza digitale in questi ultimi anni.
A giugno 2024, è stata approvata la legge n. 90/2024 recante “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici” mentre agli inizi di ottobre, con il d.lgs. n. 138/2024, il legislatore italiano ha dato attuazione alla Direttiva NIS2.
Il nuovo framework normativo, embricato tra dimensione nazionale e quella europea, prevede nuovi obblighi, nuove responsabilità, nuove figure professionali, una nuova cultura della sicurezza, in poche parole un nuovo paradigma multidimensionale, focalizzato sulla prevenzione e sulla gestione di rischi sistemici digitali.
Un orizzonte che si schiude e che esige prontezza, preparazione, expertise e che al tempo stesso garantisce la prospettiva di nuove dimensioni organizzative, imprenditoriali e lavorative.
AssoCyber, coerentemente con la propria mission costitutiva, si pone come obiettivo quello della disseminazione culturale in tema di sviluppo della cultura della sicurezza digitale e quello, altrettanto ambizioso, di formare e assistere le imprese del settore in questa nuova, epocale sfida.